Skip to main content

THE TERMINAL

Viktor (Tom Hanks): «Tutti aspettano qualcosa.»
Amelia (Catherine Zeta Jones): «Tu cosa aspetti?»
Viktor: «Te, io aspetto te!»

Dialogo tratto da The Terminal, film del 2004 diretto da Steven Spielberg

Come dice Viktor, il protagonista di The Terminal, «tutti aspettano qualcosa». Anche il mercato. E se adesso la Federa Reserve potesse chiedere a quest’ultimo «tu cosa aspetti?», la risposta sarebbe: «Te, io aspetto te!». Gli occhi del mercato sono infatti puntati sulla riunione, fissata per mercoledì, della banca centrale statunitense con successiva conferenza stampa del presidente, Jerome Powell.

Secondo il parere di vari esperti, la Fed potrebbe fornire una valutazione positiva circa l’andamento dell’economia. L’istituto, tuttavia, dovrebbe mantenere un atteggiamento accomodante, spingendo al rialzo l’azionario Usa e indebolendo il dollaro. Gli esperti pensano che sia prematuro parlare di un cambiamento nella direzione della politica monetaria perché, stando alle loro analisi, il recente aumento dell’inflazione sarà considerato temporaneo dalla Federal Reserve; la banca, inoltre, resta molto lontana dal raggiungere il suo obiettivo di massima occupazione.

Rimanendo negli States, molti operatori sono “in attesa” di capire cosa succederà a Coinbase: rivelazione dell’anno o illusione? La società, uno dei più importanti siti per comprare bitcoin e altre criptovalute, ha infatti esordito sul Nasdaq il 14 aprile, raggiungendo un valore di mercato di 85 miliardi di dollari al termine della seduta. Entrando nel dettaglio, dai 381 dollari per azione iniziali, Coinbase è arrivata nei primi minuti di scambi a un massimo di 429 dollari, per poi chiudere il giorno di debutto a 328 dollari. Si tratta della più importante quotazione per un’azienda statunitense dall’arrivo in borsa di Uber nel 2019.

Il valore raggiunto rappresenta inoltre un balzo significativo per la società fondata nel 2012, a San Francisco, da Brian Armstrong e Fred Ehrsam. Infatti, nel 2018, durante una prima campagna di raccolta di investimenti, l’azienda aveva ricevuto una valutazione di 8 miliardi di dollari. Secondo alcuni osservatori, Armstrong potrebbe presto diventare uno dei 100 uomini più ricchi del mondo nella classifica di Forbes. Ma non mancano anche le opinioni fortemente critiche, secondo cui Coinbase e i business legati alle criptovalute sono destinati a esplodere perché basati su asset fittizi.

Passando all’Europa, le attenzioni ricadono sulla Bce. Settimana scorsa, Christine Lagarde è tornata a parlare della situazione del Vecchio Continente, toccando diversi temi. La numero uno dell’Eurotower ha sottolineato che le prospettive di breve termine per l'economia europea sono «offuscate dall’incertezza», a causa dei livelli ancora alti di infezione da Covid-19 e dei ritmi della campagna vaccinale. «Il protrarsi della pandemia, inclusa la diffusione di mutazioni del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano ad essere fonti di rischi», ha spiegato Lagarde. Per questo la Bce ritiene che il pacchetto Next Generation Eu sia fondamentale; l’istituto ha evidenziato «l’urgenza che diventi operativo senza ritardo», auspicando una ratifica «tempestiva» della decisione sulle risorse proprie, che consentirà alla Commissione europea di emettere i bond per finanziare il piano.

L’Eurotower ha inoltre confermato i tassi d’interesse: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. La Banca centrale europea ha poi ribadito «la sua posizione di politica monetaria accomodante». L’istituto continuerà a condurre gli acquisti del programma pandemico Pepp – per 1.850 miliardi di euro complessivi – almeno fino alla fine di marzo 2022, e comunque finché non giudicherà esaurita la crisi del coronavirus.

Novità importanti arrivano anche dalla Cina: nel 2020, l’economia digitale del gigante asiatico ha mantenuto un alto tasso di crescita, pari al 9,7%, nonostante la pandemia e la crisi economica internazionale. È il risultato che emerge da una ricerca pubblicata di recente dalla China Academy of Information and Communication Technology. Secondo il documento, la portata dell’economia digitale cinese ha raggiunto i 39,2 trilioni di yuan (circa 6 trilioni di dollari), pari al 38,6% del prodotto interno lordo. Facendo uno zoom su Pechino e Shanghai, questo segmento ha rappresentato più della metà del Pil regionale. Adesso, sono tutti “in attesa” di conoscere i futuri sviluppi di un settore così dinamico.

This site uses cookies to improve navigation: if you continue without changing your browser settings, you will accept to receive cookies from the site and from third parties. Cookie Policy