Morningstar ha assegnato un rating di 4 stelle al Fondo AQA selective opportunities
Il Fondo AQA SELECTIVE OPPORTUNITIES gestito da Paolo Vicentini ha ottenuto un rating di quattro stelle da Morningstar, un risultato sicuramente lusinghiero sul quale ha espresso le sue valutazioni lo stesso gestore
“Sono molto soddisfatto – afferma Paolo Vicentini – perché un rating di quattro stelle è molto elevato e sicuramente premia il lavoro fatto in questi tre anni di gestione. Il fondo infatti ha compiuto tre anni proprio lo scorso primo ottobre ed è stato valutato in base a parametri legati a volatilità, sharpe ratio e rendimento appunto in un arco minimo di tre anni. Il mio fondo ha avuto dei periodi molto volatili, soprattutto verso la fine del 2018 e credo che questo abbia influito su questa valutazione molto positiva, che in realtà avrebbe potuto essere più alta se avessi gestito meglio la fase di alta volatilità del mercato nello scorso dicembre.
Qual è l’approccio con il quale viene gestito il fondo?
“Vengo da una famiglia di imprenditori – prosegue paolo Vicentini – e tratto il mio fondo proprio con l’approccio dell’imprenditore, come se fosse una azienda a tutti gli effetti. Ovviamente anziché produrre degli oggetti tangibili come ad esempio dei telefoni cellulari o merce di altro genere, la mia produzione sta nell’investire in società che possano accrescere il loro valore in borsa e dare dei ritorni agli azionisti sotto forma di dividendi e di maggior valore della società. Quindi mi baso molto sull’analisi fondamentale, ma anche su quella tecnica, cerco di scegliere aziende in settori che stiano andando bene e che abbiano valutazioni compatibili con quelle che sono le mie metriche e il mio modo di giudicare l’opportunità dell’investimento. Naturalmente – spiega ancora Vicentini – non ho la bacchetta magica, subisco anche io le oscillazioni del mercato dovute a fattori politici o economici e guardo soprattutto alle possibilità dell’azienda di ottenere risultati positivi nel medio-lungo termine, ovvero alla presenza di un buon management e al fatto di poter contare già su risultati sopra la media conseguiti negli anni passati. Guardo molto quindi al settore di appartenenza e alle possibilità che ha, dopodiché all’interno del settore stesso cerco le società che da sempre hanno dimostrato di essere le migliori. Ad esempio per un lungo periodo ho avuto in portafoglio titoli come Google e Facebook, mentre adesso ho Apple, un titolo che evidentemente sta andando molto bene, non trascurando opportunità di valore inespresso come nel caso di Thyssenkrupp, società leader nel settore degli ascensori/scale mobili e nell’acciaio. Ho un approccio che è sia sui titoli ‘growth’ che hanno delle dinamiche di crescita sul lungo termine, sia su titoli che hanno 'valore' in business di settori molto più maturi e più ciclici".
Qual è la previsione per gli anni a venire?
“Credo che sul mercato – conclude Paolo Vicentini – a parte qualche fase specifica, ci siano sempre dei momenti in cui si possono trovare delle aziende interessanti su cui investire con un orizzonte di medio o lungo termine. Ci sono dei motivi per cui magari certe società sono state dimenticate dagli investitori o hanno avuto dei problemi per i quali il loro valore è più basso di quello che potrebbe essere, ed è per questo che generalmente l’approccio è sempre più positivo che negativo: sono ottimista quindi sulla capacità dei manager e degli imprenditori di creare valore, in fin dei conti l’imprenditore per “definizione” deve creare più valore rispetto al suo costo del capitale altrimenti va fuori mercato o fallisce. Inoltre in questa fase di tassi tenuti “artificialmente” bassi dalle banche centrali non c’è la possibilità di ottenere rendimenti interessanti con gli investimenti privi di rischio.
Questa situazione potrebbe creare delle bolle sul mercato azionario e sta spingendo molti investitori probabilmente ad aggiungere un po’ di rischio nel proprio portafoglio per avere un rendimento sul proprio patrimonio di titoli, ma è anche vero che una tale situazione permette all’imprenditore di approvvigionarsi di risorse a prezzi più bassi o finanziare la crescita con il debito facendo delle acquisizioni.
In definitiva sono ancora dell’idea che si debba avere un approccio positivo rispetto ai mercati azionari, pur tenendo presente che il ciclo economico è durato molto rispetto all’ultima recessione e il rischio che si vada verso un periodo di rallentamento c’è. Mi sembra però che le banche centrali dei principali Paesi stiano cercando di fare di tutto perché ciò non accada. Quindi l’atteggiamento di un eventuale periodo di turbolenza e volatilità sui mercatil viene da me gestito come un fatto positivo, come una opportunità di investimento, e un’occasione per acquistare a prezzi bassi delle società valide per il medio-lungo termine".
Qui di seguito il link di Morningstar:
https://www.morningstar.it/it/funds/snapshot/snapshot.aspx?id=F00000Z15U