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CRIMINI E MISFATTI

Cliff Stern (Woody Allen): «È molto, molto difficile mettere d’accordo cuore e cervello. Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola.»

Citazione tratta da Crimini e misfatti (Crimes and Misdemeanors), film del 1989 diretto da Woody Allen.

Non sempre è facile andare d’accordo con le altre persone, talvolta nemmeno con sé stessi. Proprio come dice Cliff Stern, «è molto, molto difficile mettere d’accordo cuore e cervello». Nel suo caso, «non si rivolgono nemmeno la parola». Ma nelle istituzioni è bene che vi sia concordia, a livello individuale e collettivo. Per questo è positivo che i funzionari della Federal Reserve si sono trovati d’accordo sull’attuale politica monetaria accomodante, sui potenziali rischi di una ripresa irregolare e sulle aspettative che la crescita dell’inflazione sia transitoria. È quanto emerso dai verbali, pubblicati recentemente, relativi alla scorsa riunione del Fomc (Federal Open Market Committee), quella del 27-28 aprile. In particolare, nelle minute si legge che «i partecipanti hanno notato che il previsto aumento della domanda con la riapertura dell’economia, insieme ad alcuni colli di bottiglia transitori della catena di approvvigionamento, contribuirebbe a un’inflazione temporaneamente superiore al 2%. Dopo che gli effetti transitori di questi fattori saranno svaniti, i partecipanti generalmente si aspettano che l’inflazione misurata si attenuerà».

La Fed ha quindi ha mantenuto il tasso di riferimento in un intervallo compreso tra 0% e 0,25%. Il Fomc, inoltre, «ha convenuto che sarebbe appropriato che la Federal Reserve continuasse ad aumentare le sue disponibilità in titoli del Tesoro per almeno 80 miliardi di dollari al mese, e in titoli garantiti da ipoteca» per circa 40 miliardi di dollari al mese. Tutto questo «fino a quando non saranno stati compiuti ulteriori progressi sostanziali verso gli obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi».

Tuttavia, c’è anche un altro elemento da sottolineare. Alcuni funzionari della Fed pensano che nel prossimo futuro potrebbe essere necessario discutere di cambi alla politica monetaria. Nei verbali, infatti, si legge che «un certo numero di partecipanti ha suggerito che se l’economia continua a fare rapidi progressi verso gli obiettivi del Comitato», allora si dovrà iniziare a discutere di un «piano per regolare il ritmo degli acquisti di asset». Ovvero una possibile riduzione delle misure straordinarie di politica monetaria messe in atto (tapering). I mercati sono quindi sempre più intenzionati a capire quali saranno le prossime mosse effettive della Federal Reserve.

Passando al tema delle criptovalute, sembra che Elon Musk non sempre riesca ad andare d’accordo con sé stesso. Con le sue dichiarazioni, infatti, talvolta favorisce l’impennata delle monete digitali, talvolta il loro crollo. Lo scorso febbraio, per esempio, Musk ha archiviato i pagamenti in bitcoin per le autovetture Tesla, a causa dell’impatto ambientale della criptovaluta che entra in contraddizione con il business verde delle auto elettriche. Il risultato è stato un balzo di storni pesantissimo sulle monete digitali. Di recente, l’imprenditore è però tornato a difendere questi asset virtuali a spada tratta: «La vera battaglia sarà tra monete tradizionali e cripto. Io supporto queste ultime», ha twittato il patron di Tesla. La situazione è resa ancor più complessa dalla Cina, che la settimana scorsa ha deciso di porre un freno al mondo delle valute digitali, limitando le attività bancarie legate ad esse. E date tali circostanze, prima di pubblicare nuovi tweet è bene che Musk, a differenza di Cliff Stern, riesca a mettersi d’accordo con sé stesso trovando un’intesa tra “cuore da visionario” e “cervello da professionista”.

Intanto, anche in Europa andare d’accordo è di fondamentale importanza. Lo ha ribadito Christine Lagarde settimana scorsa, in occasione del Generation Euro Students' Award 2021. La numero uno dell’Eurotower ha infatti sottolineato che grazie all’accordo tra gli Stati membri è stato possibile varare un piano come il Next Generation Eu, tramite cui (per la prima volta) verrà collocato debito comune europeo. Lagarde ha poi confermato l’importanza della politica espansiva adottata dalla Bce: «Quando è scoppiata la pandemia abbiamo dovuto dimostrare coraggio per lanciare una risposta senza precedenti per sostenere l’economia e stabilizzare i mercati». La banchiera ha poi detto che «rimane importante non ritirare troppo presto le misure di sostegno all'economia». Anche su questo sembrano essere tutti (o quasi) d’accordo.

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