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CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA

«Cantando sotto la pioggia.

Stiamo solo cantando sotto la pioggia.

Che magnifica sensazione.

Siamo di nuovo felici.

Cammineremo lungo la strada

con un ritornello felice.

 E cantando,

cantando sotto la pioggia»

Tratto da Cantando sotto la pioggia, diretto da Stanley Donen e Gene Kelly. 

Piazza Affari sta «cantando sotto la pioggia». Sotto la pioggia di dividendi calcolati in circa 26 miliardi di euro, pronti a riversarsi nelle tasche degli investitori. Un numero che equivale al 4,3% della capitalizzazione complessiva della Borsa di Milano: un risultato nettamente maggiore del rendimento offerto dal Btp decennale (al di sotto del 3%).

In cima alla classifica delle società che offrono il rendimento più alto a livello di dividendi troviamo Fiat Chrysler: erano dieci anni che la casa automobilistica non “apriva i rubinetti”. La cedola ordinaria renderà il 4,9%, ovvero 0,65 euro per azione, e sarà staccata il 23 aprile. E gli analisti ipotizzano anche l’approvazione, durante la prossima assemblea del 12 aprile, di un dividendo straordinario con cui verrà distribuita una fetta degli oltre 6 miliardi incassati con la vendita di Magneti Marelli. Secondo alcune proiezioni la cifra dovrebbe aggirarsi intorno a 1,9 euro per azione. Ma Fiat Chrysler è sotto i riflettori anche per un altro motivo. Il Financial Times ha infatti dato notizia di un accordo con Tesla, il marchio di auto elettriche fondato da Elon Musk, per rispettare i limiti europei sulle emissioni di CO2. L’intesa, che secondo il quotidiano britannico vale «centinaia di milioni», è possibile grazie a un meccanismo previsto dall’Unione Europea: in sostanza le società che rischiano di sforare i parametri possono acquistare “quote green” da altre compagnie automobilistiche che risultano virtuose.

Archiviato il «ritornello felice» dei dividendi milanesi e l’accordo Fiat-Tesla, per i mercati si è aperta una settimana all’insegna delle banche centrali. Domani ci sarà il meeting della Bce e la conferenza stampa del presidente Mario Draghi. Sempre domani la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultima riunione di marzo. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, settimana scorsa ha detto che l’istituto guidato da Jerome Powell dovrebbe tagliare i tassi d’interesse.

Ma gli Usa sono osservati anche dal punto di vista macroeconomico. Gli ordini industriali sono scesi dello 0,5% a febbraio mentre erano rimasti pressoché invariati nel mese di gennaio. Gli analisti si aspettavano tuttavia un calo dello 0,6%. Continuando sul fronte macro, in Germania è uscito il risultato della bilancia commerciale che, a febbraio, ha registrato un surplus di 18,7 miliardi di euro; è stato quindi battuto il consenso (+17 miliardi).

Se passiamo dal Paese di Goethe alla Gran Bretagna il cielo si fa grigio. Non c’è impermeabile che tenga e sicuramente c’è poco da cantare: Theresa May è stata sommersa da una pioggia di critiche per i suoi ripetuti fallimenti nel tentativo di far votare al Parlamento un accordo sulla Brexit. La premier ha quindi inviato all’Europa una richiesta per prorogare il termine dell’uscita del Regno Unito fino al 30 giugno. Secondo la Bbc e il Financial Times l’Ue sarebbe favorevole a concedere un’estensione, tuttavia con tempistiche più lunghe rispetto a quelle prospettate dalla May, almeno tra i 9 e 12 mesi. Nel frattempo conservatori e labouristi potrebbero trovare una soluzione di compromesso per una soft Brexit. Alcune novità dovrebbero arrivare dal Consiglio europeo di domani. I mercati osservano: l’importante è evitare un’uscita senza accordo.

Il cielo sembra essere più splendente sulle trattative commerciali tra Washington e Pechino. Venerdì sono arrivati segnali positivi da entrambe le parti. Donald Trump ha parlato di un’intesa «molto vicina», mentre il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato una rapida chiusura dell’accordo. L’effetto dei progressi nel dialogo tra le due superpotenze sembra tuttavia essersi affievolito. Dopo il rally registrato settimana scorsa, Wall Street potrebbe avere adesso qualche difficoltà a proseguire nella sua corsa. Gli investitori attendono la pubblicazione delle trimestrali di diverse big, a partire da giovedì con BlackRock. Un po’ di pazienza e vedremo se sotto questa pioggia di risultati ci sarà da cantare o meno.

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